Lodrino-Lavertezzo: ottimi secondi posti per Mikhail Mamleev e Serena Vittori
Il cielo terso e le splendide montagne hanno fatto da cornice all’ottava edizione della skyrace Lodrino-Lavertezzo, corsa domenica 8 giugno. Un vero e proprio successo, sia per il numero degli iscritti (quasi 250 persone nelle diverse categorie) che per la partecipazione popolare lungo il tracciato e all’arrivo a Lavertezzo, dove si sono svolti pranzo e premiazione. La giornata è stata coronata dal nuovo record di percorrenza stabilito da Walther Becerra. Il venezuelano classe 1984 ha stabilito anche il nuovo record della corsa in 2h 40min 29sec.
Il percorso di gara – 21 km di sviluppo, 2.190 metri di dislivello in salita – ha messo a dura prova la resistenza degli atleti, complice anche il gran caldo. La salita prevedeva pendenze da Vertical, mentre la discesa intervallava passaggi su nevai, traversi tecnici e falsopiani veloci, a tratti umidi e scivolosi nel sottobosco.
I ritmi scanditi sono stati molto veloci sin dalle prime rampe. La corsa è stata combattuta fino alla fine: staccato di poco meno di un minuto al secondo posto l’italiano Mikhail Mamleev (2h 41min 23sec), a una manciata di secondi il terzo, lo svizzero Patrick Feuz (2h 41min 31sec).
Per il Team Valetudo un’ottima prestazione anche per Luca Carrara che ha chiuso in quinta posizione dopo una bella rimonta. 17° Mauro Toniolo, recente vincitore del VIBRAM Trincea Trail.
In campo femminile si è imposta Michaela Mertova (Repubblica ceca). La detentrice del record non è riuscita a migliorare se stessa, chiudendo la corsa sotto le quattro ore (3h 56min).
Oltre alla traversata, si correva anche per la sola salita. La Lodrino-Forcarella è stata vinta da Milan Jonata (Repubblica ceca, 2h 03min 33sec), che si è imposto sugli svizzeri Andrea Cairoli (promotore e ideatore dell’evento assieme a Ean Barelli) e Bruno Rizzi. Tra le donne si è imposta l’inglese Emily Collinge (2h 18min 12sec), davanti alle italiane Serena Vittori e Carolina Tiraboschi.
Un folto gruppo ha affrontato la traversata non competitiva, con un altro ritmo ma sicuramente con lo stesso spirito. La passione per la montagna e per la sfida: portare a termine una traversata che, considerato il tracciato, è una vera e propria impresa.
Di Giorgio Pesenti